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LAND AND SEA STORIES

JOURNAL #1

SEASE Journal

Land and Sea Stories

SEASE Journal, una raccolta di storie di mare e di terra, selezionate da Alberto Coretti - fondatore di Sirene Magazine - e raccontate dai nostri ambassador. Immergiti in esperienze mozzafiato che nutrono l'anima, celebrano la bellezza della natura incontaminata e l'avventura in tutto il mondo.

Passione, fuga, natura selvaggia: SEASE tra le dune del Marocco con Andrea Brugnoni

interview by Alberto Coretti

CAPITOLO #1

La mia avventura in moto in Marocco è stata letteralmente emozionante. Esplorare paesaggi mozzafiato, immergermi in diverse culture e superare sfide personali ha davvero nutrito la mia anima. È stata un'avventura che ha spinto i miei limiti e mi ha permesso di connettermi con la pura bellezza della natura. "Keep Riding".

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JOURNEY

andrea brugnoni

La mia avventura in moto in Marocco è stata letteralmente emozionante. Esplorare paesaggi mozzafiato, immergermi in diverse culture e superare sfide personali ha davvero nutrito la mia anima. È stata un'avventura che ha spinto i miei limiti e mi ha permesso di connettermi con la pura bellezza della natura. "Keep Riding".

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HIGH-PERFORMANCE

andrea brugnoni

Andrea Brugnoni, Ambassador di SEASE, imprenditore e co-founder di Enduro Republic. Lo fa perché la moto è parte della sua vita, perché la dimensione individuale in sella si completa nella sconfinata fratellanza di chi condivide la stessa passione. E perché sulle due ruote l’esperienza con la natura è adrenalina pura. 

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Questa primavera è partito da Marrakech con una squadra di 42 rider, ha varcato la catena dell’Atlante per arrivare al deserto, alla sabbia rossa dell’Erg Chebbi e, al confine con l’Algeria, alle dune più remote dell’Erg Chigaga. Undici giorni, 2200 chilometri, in cui le difficoltà e la bellezza dell’ambiente selvaggio hanno plasmato in pochi istanti amicizie che durano per sempre e hanno risvegliato l’indole nomade che giace silente in ciascuno di noi.
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 “Siamo arrivati alla catena dell’Atlante dopo una seria nevicata: madre natura ci aveva già mandato un messaggio. All’andata il passo più alto era chiuso, coperto da tre metri di neve. Al ritorno, per il disgelo, ci siamo trovati ad attraversare fiumi in cui ci aspettavamo tratti di 20 metri con 15/20 centimetri di acqua da guadare, che invece erano diventati di 300 metri con profondità di 50/60 centimetri”.

Che Ritmi Avevate?

“Guidavamo sette otto ore al giorno, fermandoci a dormire in strutture già presenti sul territorio: piccoli alberghi e campi tendati. Più o meno ritmi da Parigi-Dakar, anche se non eravamo animati da alcun intento agonistico”.

kilometers

Che rapporto hai con la tua moto?

“Ho iniziato a fare Enduro quando sono diventato padre a 33 anni, quindi senza quella malizia che hanno i più giovani.

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Mi piace perché è un mezzo democratico in grado di suscitare una passione pura fra le persone più diverse. È uno sport in cui si cade facilmente – magari da fermo quando meno te lo aspetti – ma poi ti viene spontaneo aiutare o farti aiutare a tirare su la moto da terra.
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Esalta quella componente guascona e un po’ anarchica che ho dentro di me, ma soprattutto amo andare in moto come modo per vivere la natura senza compromessi. Mentre guido, le parlo, cantiamo insieme. Abbiamo un rapporto di fiducia reciproca”.

country

Di che cosa è fatta la pista di un viaggio del genere?

“Sentieri di montagna, sterrati rocciosi, buche, fango, ma anche cani randagi, bambini che sbucano all’improvviso. Poi oasi, palme, e infine sabbia”.

bikers

Per il motociclista, la sabbia può essere un tribunale severo…

“La sabbia è una sfida con sé stessi: si deve riuscire a ‘galleggiare’ e per farlo ci vuole velocità. Dopo aver abbassato di poco la pressione delle gomme, non resta che uscire dalla zona comfort e accelerare oltre il confine della prudenza. 

Qual è la tua idea di viaggio?

“Come nei Diari della motocicletta, anch’io ‘viaggio per viaggiare’. Libero da qualsiasi intento rallistico. Sto viaggiando quando ho il tempo di conoscere i luoghi che attraverso. Quando mi succede qualcosa che non avevo programmato”.

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Fibre naturali per alte prestazioni. Sfuggi all'ordinario per vivere un'autentica esperienza e riconnetterti con la natura che ispira. Realizzato per l'uomo che ha bisogno di sfuggire al ritmo frenetico della città inquinata, trovando sollievo nell'aria fresca della montagna o nell'acqua salata del mare.

Fibre naturali per alte prestazioni. Sfuggi all'ordinario per vivere un'autentica esperienza e riconnetterti con la natura che ispira. Realizzato per l'uomo che ha bisogno di sfuggire al ritmo frenetico della città inquinata, trovando sollievo nell'aria fresca della montagna o nell'acqua salata del mare.

We placed design at the core of our concept

Una cosa che sei felice di aver portato con te? 

“In ogni viaggio in moto, per quanto sfrutti le esperienze precedenti, non riesci mai a centrare perfettamente quello che ti serve. Ma la funzionalità e versatilità dello Spray Top di SEASE per Sea Shepherd mi ha veramente ‘svoltato il viaggio’”. 

Qualcosa di cui vai fiero di aver fatto a meno?

“Le cuffie dell’iPhone. Non portarle mi ha veramente permesso di scollegarmi dal mondo”.

Che cosa rimane di questa avventura? 

“La sensazione di infinito all’inizio del deserto."

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